Il giovane Marcus Rashford, nato a Manchester il 31 ottobre 1997, dopo circa dieci anni passati nelle giovanili del Manchester United, viene notato dall’allenatore dei Red Devils Louis Van Gaal che decide di aggregarlo in prima squadra nella stagione 2015-16. Il suo esordio tra i professionisti arriva il 25 febbraio 2016, nella partita di Europa League contro il Midtjylland a Old Trafford, quando sostituisce nella formazione titolare Anthony Martial, infortunatosi nel riscaldamento a pochi minuti dall’inizio del match. Al suo debutto tra i professionisti realizza subito una doppietta diventando così il più giovane calciatore nella storia del Manchester United a segnare in una partita europea a soli 18 anni e 117 giorni, battendo il precedente record di George Best (18 anni e 158 giorni).
Vista l’ottima prestazione in coppa, viene schierato tra i titolari anche nel match di Premier League contro l’Arsenal del 28 febbraio: al suo esordio nella competizione segna un’altra doppietta, risultando nuovamente decisivo per la vittoria finale dei Red Devils (3-2).
Il 20 marzo decide il derby di Manchester, vinto proprio per 1-0 sul campo del City, diventando così il più giovane calciatore dello United a siglare una rete in questa stracittadina e strappando così il record al suo compagno di squadra e capitano Wayne Rooney.
[Esempio di Player Analysis] (Euro 2016 – Inghilterra)
Probabile outsider e valore aggiunto nel reparto avanzato della Nazionale inglese potrebbe risultare il classe ’97 Marcus Rashford di proprietà del Manchester United.
Calciatore fisicamente alto 1.80 circa e ben strutturato ma la parvenza e che abbia una muscolatura ancora in attesa della completa maturazione.
Tatticamente molto duttile, inquadrabile in un reparto offensivo di un 4-3-3 come punta centrale e come seconda punta in un 4-4-2. Giocatore dinamico, capace di proporsi nello spazio come soluzione offensiva o lavorare a sostegno dei compagni agendo da rifinitore. Dotato di rapidità nei movimenti che insieme alla personalità dimostrata nelle giocate ne fanno un giocatore imprevedibile e letale in fase finalizzatoria. Calciatore molto intelligente, sempre pronto a posizionarsi adeguatamente tra i difensori avversari prediligendo la zona tra il laterale basso ed il difensore di parte per poi sfruttare le sue abilità in duello individuale ai fini di liberarsi alla conclusione.
Tecnicamente parliamo di un giocatore con ampi margini di miglioramento. Dotato di un buona tecnica podalica e di un tiro abbastanza preciso. Dotato di buona elevazione e precisione nella finalizzazione in gioco aereo.
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