Il Bayern Monaco (1-4-1-4-1) e l’Atletico Madrid (1-4-4-2) risultano diametralmente opposti in termini di tipologia di gioco sia in fase offensiva che difensiva.
Da un lato si ha il “Guardiolismo” che ruota intorno al principio di dominio del gioco sviluppato con un consolidamento del possesso (73% a 27%) fatto di un numero elevato di passaggi precisi (85% a 57%) a corto raggio (589 a 200) per permettere all’interno organico di predisporsi nella metà campo avversaria per poi sfruttare eventuali spazi concessi per finalizzare l’azione offensiva nell’ultimo terzo di campo. Dall’altro si ha il “Cholismo” sviluppato su una costante difesa di spazio creando densità dietro linea palla tentando il recupero della palla mediante una costante aggressione sui portatori palla avversari o sulla chiusura delle possibili linee di passaggio per poi eventualmente innescare cambi fase offensivi sfruttando il posizionamento preventivo dei terminali avanzati.
Lo stile di gioco delle due compagini si differenzia già in termini di costruzione del gioco. Mentre i tedeschi tentano di controllare l’intero spazio campo orientando le proprie giocate tanto sugli esterni quanto nella zona centrale, gli spagnoli giocano preferibilmente in verticale con 149 passaggi in avanti su 259 totali (di cui 56 lanci lunghi) segno di un calcio offensivo volto al raggiungimento in tempi brevi dell’ultimo terzo di campo.
In termini di gioco offensivo la compagine tedesca risulta maggiormente presente nella metà campo avversaria con numerosi pericoli creati come testimoniato dalle ben 33 conclusioni di cui 11 nello specchio della porta a fronte delle 7 e 4 della squadra spagnola. Queste numerose conclusioni tedesche provengono tanto da combinazioni centrali quanto da rifiniture esterne (35 a 5) con ben 27 conclusioni centrali a fronte delle 7 spagnole.
In termini di gioco difensivo le due compagini si equivalgono in termini di efficienza. Da un lato vi sono i tedeschi abili nell’applicare il principio di recupero immediato della palla (51 a 45), dall’altro gli spagnoli più pazienti e maggiormente efficaci nell’intercetto (14 a 21). Da un punto di vista dei contrasti, la compagine di Simeone risulta far valere la propria fisicità con una numero maggiore di contrasti vinti (9/12 a 14/22) superiore rispetto ai tedeschi ma a carattere generale, considerando il numero totale effettivo, la precisione (75% a 64%) è a favore degli spagnoli che, nonostante non cerchino il contatto fisico preferenzialmente, risultano più efficaci.
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