Euro 2016: Germania – Francia
Analisi preliminare partendo dai dati statistici.
(utilizzo di InStat Scout come fonte dei dati statistici per Germania – Francia)
La compagine nazionale tedesca sviluppa il proprio gioco attraverso una fitta rete di passaggi (770) molto precisi (88%) volti ad un dominio territoriale del campo cercando di guadagnare l’ultimo terzo predisponendo l’intero organico nella metà campo avversaria e finalizzando negli spazi concessi e non mediante giocate codificate, il che li rende piuttosto imprevedibili e difficilmente interdibili. Dall’altro lato vi è la Francia più diretta e meno compassata nelle giocate (581 passaggi con 86% di precisione) focalizzata a raggiungere velocemente l’ultimo terzo di campo e poter così innescare gli uomini più rappresentativi nelle zone di campo che prediligono. Da un lato i tedeschi sono dotati di maggior qualità nel reparto di centrocampo tale da potersi permettere un reiterato possesso palla (in media oltre il 66%) e la possibilità di scegliere oculatamente dove attaccare le compagini avversarie sfruttando al meglio i costanti movimenti senza palla dei terminali offensivi e degli incursori di centrocampo. Dall’altro lato i francesi hanno un gioco più diretto volto a sfruttare le falle della disposizione tattica in non possesso avversaria e le caratteristiche peculiari dei terminali offensivi e dei centrocampisti a sostegno. Ambedue le compagini hanno una media di conclusioni verso la porta avversaria abbastanza alta (21 a 17) con una precisione nelle stesse a favore dei tedeschi.
Muller, Thomas (tedesco, classe 1989) – vista l’assenza per infortunio di Mario Gomez, probabilmente sarà il flusso di gioco centrale in fase finalizzatoria della compagine tedesca. Giocatore duttile, di grande personalità ed esperienza internazionale che lo portano ad essere molto ricercato dai compagni sia nella fase di costruzione del gioco che in quella conclusiva. Capace di calciare quasi indistintamente con entrambi i piedi (80% di precisione con piede debole), dotato di grande conclusione dalla distanza e di ottima fisicità che lo rende ugualmente pericoloso anche nel gioco aereo. Giocatore dalla grande intelligenza tattica che lo porta ad essere imprevedibile nei movimenti data la sua propensione a presidiare indistintamente la trequarti (57%) come appoggio per la manovra dei centrocampisti, la corsia sinistra per agire come ala e rifinitore aggiunto (30%) e raramente lo si ritrova statico nella posizione di punta centrale (13%). Le sue gradi doti tecniche ed una spiccata intelligenza, frutto di anni di lavoro in un club come il Bayern che fa del gioco corale la sua impronta tattica, lo rendono uno degli attaccanti più pericolosi e prolifici della gestione tecnica di Low nonostante in questo Europeo si sia distinto più come rifinitore che come mero finalizzatore.
Griezmann, Antoine (francese, classe 1991) – è il fulcro del gioco della manovra francese a ridosso dell’ultimo terzo di campo: flusso di gioco in fase di impostazione (precisione passaggi 81%), quando si propone a ridosso dei centrocampisti, e prima scelta in fase offensiva sia come rifinitore (2 assist decisivi in questo europeo) che come realizzatore (4 rete in questo europeo). Giocatore molto mobile, dotato di discreta fisicità ma eccellenti doti atletiche che lo rendono un pericolo costante per le retroguardie avversarie sia se si posiziona sull’esterno (56%) che se occupa lo spazio centrale (43%) ad agire come trequartista alle spalle della punta centrale o a coppia in un sistema di gioco differente. A differenza di quanto espresso nel suo club in cui era imbrigliato in dettami tattici particolari anche in non possesso, nella nazionale viene lasciato più libero di esprimersi tanto da riuscire a rendere al massimo del suo potenziale potendo scegliere dove posizionarsi e quali spazi attaccare.
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